Timeline non è un termine che mi piace in assoluto. Questo perchè mi ricorda facebook e un po’ tutti i social, con la loro ossessione ad archiviare (e la privacy ringrazia) i momenti del passato più improbabili, solo perchè quel giorno siamo stati casualmente “taggati” da qualche parte. Per non parlare della grande utilità che i social hanno nel ricordare cose che altrimenti dimenticheremmo: l’altro giorno facebook mi ricordava di festeggiare i 5 anni di amicizia con uno sconosciuto finito per caso tra i miei contatti (evviva!).
Eppure nella nostra mente una timeline esiste, e qualche utilità ce l’ha, anzi, più di una.
- A livello psicologico di solito il ricordo è legato all’emozionalità del momento in cui abbiamo vissuto l’esperienza, e perciò assume una valenza particolarmente importante nell’influenzare il nostro presente e il futuro. Questo è evidente per esempio nei traumi o nei ricordi rimossi che, seppure a livello inconscio, dirigono le nostre scelte.
- Inoltre la timeline mentale è funzionale alla sopravvivenza, e se fra cinque anni facebook mi ricorderà di festeggiare i 10 anni di amicizia con lo stesso sconosciuto, vuol dire che non l’avro’ sfruttata per sopravvivere al meglio. Scherzi a parte, il concetto di sopravvivenza si lega al fatto che la memoria effettua una costante selezione dei ricordi, e se questa selezione funziona bene, vuol dire che useremo il passato nel modo più funzionale possibile, cioè sfruttando l’esperienza per costruire il futuro (come si suol dire “la prima volta è un errore, la seconda una scelta”).
- Relativizzare. La timeline mentale è un concetto veramente interessante perchè in qualche modo ha a che fare con la relativizzazione e quindi l’accettazione. Mi spiego meglio. Provare a interpretare ogni episodio che ci accade non in termini assoluti, ma posizionato tra un prima e un dopo, credo sia un esercizio di profondo benessere per tutti noi. Ricordarsi che adesso è così, ma non lo è sempre stato e non sempre lo sarà, ci permette di svolgere due operazioni fondamentali. Una, la più importante, è quella di essere grati per ciò che abbiamo adesso, perchè non è stato scontato in passato e forse non lo sarà nel futuro. La seconda riguarda il modo in cui affrontiamo gli eventi e le sofferenze: fanno “solo” parte del nostro presente, che è diverso dal passato e dal futuro.
- Inoltre la timeline mentale potrebbe essere sfruttata per vincere la paura e favorire la motivazione: ricordarsi che la nostra timeline ha una direzione progressiva (aimè o per fortuna non si può tornare indietro), ci aiuta a non sprecare il nostro tempo, valorizzare il futuro e a dargli il valore che merita, perchè il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo ed è assolutamente vietato sprecarlo. Impariamo a valorizzare ogni attimo, a tenere stretto chi è davvero importante, cercando di non sprecare troppo tempo con il superfluo.
Mi viene in mente il film Stardust Memories, di Woody Allen, dove il protagonista ripercorre malinconicamente tutta la sua vita in maniera un po’ visionaria e felliniana, una vita fatta di attimi. Molti incontri, tanti applausi, pochi amori (e per giunta difficili), e alla fine, riavvolgendo la pellicola, si rende conto che tutto ciò che gli rimane in mano è solo polvere di stelle.