In tutto il mondo esistono bambini bilingue ovvero che hanno la capacità di parlare e comprendere due lingue diverse.
Chi sono i bambini bilingue
I bambini bilingue sono solitamente coloro che hanno due genitori che parlano due lingue diverse o bambini con genitori che parlano la stessa lingua, ma che sono inseriti in contesti sociali dove la lingua parlata è differente rispetto a quella parlata in casa. Il bambino quindi, all’interno delle mura di casa apprenderà la lingua trasmessagli dai genitori mentre nella sua realtà sociale imparerà la lingua parlata, attraverso le relazioni esterne, come ad esempio all’asilo o a scuola. Oppure ci sono bambini che, pur avendo genitori che parlano la lingua del Paese dove vive, scelgono per lui l’inserimento in una scuola bilingue, facendogli fin da subito apprendere una seconda lingua.
Cosa comporta il bilinguismo
Per anni si è pensato che il bilinguismo comportasse diversi svantaggi, come ritardi e disturbi del linguaggio. Successivi studi però hanno sfatato questi miti portando alla luce diversi vantaggi.
- Maggior elasticità del pensiero, il pensiero diventa “doppio” , dunque più propenso a cambiare in modo dinamico e più elastico;
- A livello cerebrale appaiono maggiori sinapsi in alcune aeree, rendendo quindi il cervello bilingue più attivo;
- Miglior concentrazione in quanto da sempre abituato a tenere mentalmente insieme due lingue diverse;
- Maggior autocontrollo in quanto sono rafforzate funzioni cognitive del lobo prefrontale;
- Acquisizione di diversi punti di vista, quali modi di dire tipici, e dunque anche maggior tolleranza verso l’altro;
- Maggiori possibilità di prospettive future, quali scolastiche e/o lavorative;
- Minor probabilità di sviluppare in futuro patologie senili, quali l’Alzheimer.
Altri studi, volti a comprendere quale fosse l’età migliore per l’apprendimento bilingue, hanno riportato come periodo migliore e più fertile dai tre ai sei anni. In questa fascia di età il cervello è infatti maggiormente plastico, al punto che per il bambino è naturale l’apprendimento e non deve sforzarsi nel raccogliere nuove nozioni. Diverso, infatti, quando l’apprendimento avviene dopo i sei anni. Il cervello, che nel frattempo si è sviluppato adattandosi ad una sola lingua, farà più sforzi nel nuovo apprendimento e a livello fonetico il suono e gli accenti della nuova lingua non saranno perfetti. Il cervello durante lo sviluppo infatti attiverebbe capacità linguistiche tali da rendere il bambino madrelingua.
Scuole bilingue
L’iscrizione del bambino ad una scuola bilingue può avere il vantaggio di far incontrare coetanei provenienti da diversi Paesi. Ciò comporta l’incontro e lo scambio culturale che, al giorno d’oggi, è essenziale per una buona integrazione e per incoraggiare ad “aprire” gli occhi e la mente alla diversità. Le scuole bilingue sono un ottimo punto di incontro, avendo anche insegnanti provenienti da diverse esperienze culturali. Il bilinguismo diventa quindi utile non solo a livello di prestazioni linguistiche e cerebrali, ma anche come capacità di cogliere la diversità come opportunità di crescita.
Link utili
http://bilinguepergioco.com/scuola/
https://www.bilinguismoinfantile.com/bilinguismo