Tra i meandri della mente umana ci sono delle paure che prendono la forma di fissazioni irrazionali e per questo si chiamano fobie. Allo stesso modo vi sono delle sindromi psicologiche che fanno si che il soggetto si immerga in una realtà tutta sua, assolutamente sconnessa con la vita reale esterna. Molte fobie specifiche e alcune particolari allucinazioni sono entrate a far parte del vocabolario comune proprio a causa della loro diffusione. Molti di voi avranno conosciuto almeno una volta nella vita una persona che afferma di avere l’aracnofobia, la paura dei ragni, altri avranno sentito parlare della sindrome di Stoccolma, quando la vittima prova amore per il suo carnefice. Ma avete mai conosciuto qualcuno con la paura delle uova? Alfred Hitchcock ad esempio ne aveva molta.
1. Numerofobia: è la paura pervasiva e incontrollata dei numeri e di aspetti ad essi correlati. Si può avere paura dei numeri in generale o di una sequenza specifica. Generalmente pazienti ossessivi possono soffermarsi su alcune sequenze ritenute pericolose. Al contrario ci sono pazienti ossessivi che con i numeri hanno un problema in qualche modo inverso, cioè non possono fare a meno di fare una specifica azione per un determinato numero di volte che non puo’ essere variato.
2. La Sindrome di Cotard (o del cadavere che cammina): è un disturbo psichiatrico che porta la persona che ne è afflitta a credere di essere morta. E’ una sindrome psichiatrica molto rara che prevede un delirio di negazione, infatti la realtà è completamente negata, e a questo si associano conseguenze pericolose come quelle sociali (assenza di emozionalita’) e quelle fisiche (i soggetti rifiutano il cibo). Le sensazioni fisiche che accompagnano questa sindrome sono molto intense: si passa dalla sensazione di scomparire a quella di non avere i propri organi interni, percependo delle alterazioni nel proprio corpo come cambiamenti dello stato della pelle e deformazioni.
3. Chiraptofobia: eccessiva paura di essere toccati. Non riguarda situazioni o persone specifiche: chi soffre di chiraptofobia prova indistinamente il fastidio che puo’ evolversi in terrore di essere anche solo sfiorato. Solitamente il contatto porta sensazioni di fastidio oltre che psicologico anche fisico, ad esempio sensazione di bruciore, prurito o nausea. Questo disturbo crea molti problemi a livello sociale perchè non riguarda soltanto i rapporti con gli estranei ma anche con i propri amici e parenti. E’ una fobia che deriva solitamente da un evento traumatico.
4. Iatrofobia: paura dei medici o anche del solo pensiero di andare dal medico. E’ ovviamente una fobia molto problematica in quanto necessariamente si concretizza prima o poi. In forme gravi può portare il soggetto a forme di evitamento che mettono a serio rischio la salute e la prevenzione.
5. La Sindrome di Münchausen E’ un disturbo dove il paziente si provoca da solo alcuni segni tipici di determinate malattie fisiche o psicologiche al fine di attirare l’attenzione di chi è vicino. Colpisce frequentemente giovani mamme che provocano ai propri bambini un danno fisico al fine di attirare l’attenzione su di sé (sindrome di Münchausen per procura). Si ritiene che questa sindrome sia associata a una sorta di dipendenza da medici e ambiente ospedaliero, chi ne soffre infatti si reca continuamente dal medico per disturbi fittizi cercando di convincere il medico della viridicità dei propri sintomi.
6. La sindrome di Ekbom è la convinzione di essere invasi da parassiti. Rientra nel disturbo delirante di tipo somatico che causa un forte prurito con rischio di auto lesionarsi. Le allucinazioni sono tattili e visive, e generalmente compare apparentemente in seguito al contatto con un animale o con qualcosa che il soggetto considera infetto. Il soggetto che percepisce l’incredulità altrui farà di tutto per convincere il medico e nella fase di allucinazione visiva arriva a descrivere minuziosamente i parassiti o le loro uova.
7. Picacismo: sindrome che prevede l’impulso a mangiare materiali e oggetti non commestibili. Generalmente si tratta di sostanze come sabbia, gesso, terra, etc. e rientra nei disturbi del comportamento alimentare. Viene diagnosticato solo nei soggetti piu’ grandi di 18-24 mesi e che non presentano altri disturbi come ritardo mentale o individui provenienti da culture in cui tali comportamenti hanno un significato condiviso. Alcuni comportamenti di questo tipo sono stati individuati frequentemente anche in alcune specie di animali come i gatti (tendenza a succhiare pezzi di lana).
8. Sindrome di Calimero: cosi’ vengono definiti quelle persone cronicamente convinte di essere incapaci di instaurare una relazione, di essere ignorati dagli amici, e di essere costantemente sfruttati da persone e partner potenziali solo per questioni economiche. E’ una sindrome che porta all’autoesclusione e che lentamente deteriora le relazioni sociali della persona, la quale tende a isolarsi sempre di piu’ fino a ritrovarsi in una condizione di completa solitudine, cadendo in questo modo in un vortice senza fine.
9. La sindrome del savant: è tipica di quei soggetti che pur presentando diversi ritardi cognitivi, hanno sviluppato una capacità di molto superiore alla media rispetto a un ambito specifico (generalmente in attività creative come il disegno o la musica). Fu introdotta per la prima volta nel 1887 da J.L.Down, un medico londinese che studiò alcuni bambini con deficit cognitivi che risultavano eccellenti in alcune attività.
10. Vampirismo (Sindrome di Renfield): è la sindrome che porta un soggetto a sentire la necessità di bere sangue. La sindrome prende il nome dal personaggio inventato dall’autore di Dracula, Bram Stoker, la cui penna aveva dato vita ad un personaggio, Renfield, che mangiava mosche e altri animali al fine di sottrarne l’energia vitale. Allo stesso modo i soggetti affetti da vampirismo sembrano non poter fare a meno di bere sangue, e generalmente iniziano proprio dal proprio sangue, provocandosi volontariamente ferite e lesioni.